Paola & Roberto
02 settembre 2012
Sono passati 4464 giorni dal nostro matrimonio

La Cerimonia Nuziale

Paola & Roberto
annunciano il loro matrimonio il
02/09/2012
Fraz. Selvaggio 10094 Giaveno TO, Italia Giaveno Torino

Il Santaurio. Cenni di Storia...

Il toponimo Selvaggio deriva dalla deformazione delle parole serre e vacho, dell'antica lingua provenzale, ancora oggi parlata nella zona.

Il primo termine significa "altura", il secondo "mucca". Quindi il luogo era conosciuto come l'altura dei pascoli, che con il tempo, per fusione e distorsione, divenne il vero e proprio nome della località.

il primo documento che da testimonianza di insediamenti di famiglie a Selvaggio risale al 17 Luglio 1573: giorno in cui Tommaso di Pertusio, signore di Villarbasse nonché notaio del Duca Carlo II di Savoia, in qualità di esasttore delle tasse, impose agli abitanti del luogo di pagare al Re un tributo pari a "un'emina di castagne commestibili". Come si vede, la gente di queste parti era davvero povera...

Nel 1608 è già testimoniata l'esistenza di una piccola cappella rurale fornita di un modesto campanile, come si può vedere su uno dei calchi del loggione dell'ospizio attualmente adiacente al Santuario. Di tale primitiva cappella, ormai scomparsa, rimangono, ad oggi, solo le due statue lignee di S.Rocco e S. Antonio Abate, classici protettori dei pastori, ancora conservate presso il peristilio del Santuario.

 Nel 1908, la piccola cappella, vecchia ormai di secoli e malsicura, accolse come cappellano festivo il teologo Carlo Bovero, professore presso la scuola seminariale di Giaveno.

Carlo Bovero fu uomo di grande intelligenza e spiccata capacità organizzativa. Seppe suscitare presso gli abitanti del borgo una tale ammirazione e devozione mariana che giunsero dalla gente proposte di costruire una nuova e bella chiesa da dedicare alla Vergine Incoronata.

A lavori iniziati, il teologo Bovero seppe sensibilizzare altresì tutta l'Arcidiocesi di Torino, in particolare l'amico Cardinale Richelmy..e con lui tutta la nobiltà torinese, casa reale compresa.

Il primo progetto della Chiesa di Selavggio fu dell'arch. Giulio Valloti e, nella sua realizzazione iniziale, è possibile vederla in un secondo calco, sempre presso l'attuale casa di riposo adiacente al Santuario.

La costruzione di quella prima Chiesa, su cui poi sorse il Santuario, volle un tempo da primato: fu consacrata già il 22 agosto del 1909.

Il Santuario, per la sua bellezza risonante e la sua dedica alla Madonna Incoronata, fu da subito meta di grandi e lunghi pellegrinaggi. Notizia ne giunse persino al soglio pontificio, tant'è che Il Santo Papa Pio X, che con lettera indirizzata a Carlo Bovero la benedisse, "col voto che per l'intercessione della Vrgine Santissima il Signore sia largo a tutti delle migliori grazie"(Vaticano, 18 Giugno 1911, Pius PP X)

Dopo sei anni di esercizio liturgico, la prima Chiesa si dimostra insufficiente a contenere il flusso dei pellegrini. Nel 1915, così, Carlo Bovero annunciò l'ampliamento del santuario, che poi si tramutò in un vero e proprio rifacimento, sotto progetto, di8 nuovo, di Valloti ed esecuzione tecnica del coazzese Andrea Bramante.

Il nuovo ed attuale Santuario, iniziato sul finire del 1915, venne consacrato dal Cardinale Giuseppe Gamba il 21 Agosto 1926.

 

 


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